Forze russe sfondano confine, entrano in
Ucraina: forze speciali occupano villaggio
Vigilia di tensione per il referendum
in Crimea sull'indipendenza. Russia isolata nel Consiglio di sicurezza. Almeno
50.000 persone nel centro di Mosca protestano contro l'intervento nella
penisola. Il ministero degli Esteri russo: "Ricevuti numerosi appelli con
la richiesta di difendere i cittadini pacifici"
Mentre la
Crimea si prepara ad andare al voto per il referendum sull'indipendenza da Kiev
e l'annessione alla Russia, e le pressioni militari di Mosca si intensificano.
Infatti le forze
russe sostenute da elicotteri da combattimento e mezzi blindati hanno
attraversato il confine tra Crimea ed Ucraina e preso il controllo di un
villaggio vicino al confine. Lo dichiarano funzionari ucraini.
L’azione
sembra essere la prima mossa fuori della Crimea, dove le forze russe sono in
controllo dalla fine del mese scorso. Non ci sono state segnalazioni di armi da
fuoco o feriti. L’azione solleva tensioni già ad un alto livello prima del
referendum di Domenica.
In un
comunicato, il ministero degli Esteri ha denunciato l’incursione, l’Ucraina “si
riserva il diritto di utilizzare tutte le misure necessarie per fermare
l’invasione militare da parte della Russia.” Potrebbe essere una provocazione
in stile Georgia da parte del governo ucraino.
Intanto bocciata
risoluzione all'Onu, veto russo.
"La Russia dovrà rispondere delle sue azioni, e potrebbe essere soggetta
ad un isolamento diplomatico ed economico", ha detto l'ambasciatrice
americana all'Onu, Samantha Power: se verranno confermate le accuse di Kiev
sulla presenza di truppe russe sul territorio nazionale si tratterebbe di
"una escalation scandalosa". L'isolamento russo nella comunità
internazionale si è evidenziato con il voto sulla risoluzione presentata dagli
Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu contro il referendum in Crimea.
La Russia ha posto il veto, la Cina si è astenuta, mentre gli altri 13 Paesi
hanno votato a favore.
Ma anche in
Russia la situazione ucraina sta creando tensioni. Oggi almeno 50.000 persone
si sono radunate nel centro di Mosca per protestare contro l'intervento della
Russia, il giorno prima del referendum in Crimea. Un voto che dovrebbe
decretare il passaggio sotto la bandiera russa. Mentre il governo russo
ha dichiarato di aver ricevuto "numerosi appelli con la richiesta di
difendere i cittadini pacifici" e di aver deciso di esaminarli.
Non rimane
altro che aspettare il referendum di domani dopo di che sarà tutto più chiaro.
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