domenica 16 marzo 2014

L'importanza del sole per produrre vitamina D

La vitamina D è una sostanza che si comporta come se si trattasse di un ormone.
Viene definita come un gruppo costituito da 5 pro-ormoni liposolubili, identificati nelle vitamine D1, D2, D3, D4 e D5. E’ necessario assumere determinati alimenti o integratori per assicurare il nostro fabbisogno quotidiano di vitamina D? E' sufficiente una regolare esposizione alla luce del sole, anche di circa 10 minuti al giorno, per permettere al nostro organismo la produzione della vitamina D necessaria al suo corretto funzionamento.

L’integrazione di vitamina D dovrebbe essere consigliata soltanto in casi di reali carenze, di particolari condizioni di salute o momenti della vita, e di impossibilità ad un’esposizione regolare alla luce solare, un’eventualità che colpisce soprattutto gli abitanti dei Paesi nordici.

Nel momento in cui i raggi solari colpiscono la nostra pelle, il nostro corpo può iniziare a sintetizzare la vitamina D.

La vitamina D che ricaviamo dall’esposizione alla luce solare viene trasformata dal nostro corpo in una forma di vitamina D superattiva utile nella prevenzione di numerose malattie.

In più  la vitamina D limita i danni del fumo di sigarette secondo un studio condotto recentemente al Brigham and Women's Hospital di Boston e pubblicata nei giorni scorsi nella rivista scientifica "American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine".
Il fumo delle sigarette nei polmoni provoca un rapido declino della funzione polmonare, portando ai più svariati tipi di disturbi fisici che, nel peggiore dei casi, portano al tumore e alla morte.
Questo, ovviamente, non significa che assumendo giornalmente vitamina D ci si rende immuni dagli effetti negativi che le bionde hanno nei nostri polmoni ma, quanto meno, si rallenta il loro impatto devastante sul nostro fisico.



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