Crimea:
Usa e Europa daranno una risposta dura
Il
Segretario di Stato americano assicura che gli Usa e l’Europa stanno preparando
una «risposta dura» per lunedì al referendum sulla secessione della Crimea
dall’Ucraina, in programma domenica prossima.
Gli
Stati Uniti proporranno al Consiglio di sicurezza dell’Onu una risoluzione
sulla crisi in Crimea. «La Russia deve volere una soluzione diplomatica», ha
detto Power, aggiungendo che gli Stati Uniti chiedono il ritiro dei soldati
russi dalla Crimea e la sospensione del referendum in programma per domenica,
con il quale la regione deciderà se separarsi dall’Ucraina e passare sotto il
controllo di Mosca.
Anche
la Germania dice: «Mosca rischia danni enormi». Anche la cancelliera Angela
Merkel ha avvisato: «Se andate avanti così sarà una catastrofe» ha detto
parlando di fronte al Bundestag: i danni saranno «enormi» tanto politici che
economici. Ma nessuna soluzione militare, precisa la Merkel: «La risposta
militare non rientra tra le nostre opzioni . Non si può riportare indietro il
tempo.
Nel
XXI secolo, i conflitti di interesse nel centro d’Europa possono risolversi con
successo solo se non torneremo a ricorrere a modelli dei secoli XIX o XX».
Il
presidente russo Vladimir Putin non sembra affatto scosso dagli avvertimenti,
perchè secondo lui la Russia «non ha colpa», ha precisato, ma è stata
«coinvolta in un modo o nell’altro» nella crisi.
Anche
il ministro degli Esteri italiani, Federica Mogherini, ha confermato
l’imminenza delle reazioni: al termine di una conference call tra Ban Ki-Moon,
Ashton e i principali ministri degli Esteri dei Paesi Nato, ha sottolineato che
«si è convenuto di compiere tutti gli sforzi utili a far sì che il canale di
dialogo aperto», ma «se questo non dovesse accadere, e anche alla luce del
referendum di domenica in Crimea, lunedì al consiglio Affari esteri di
Bruxelles discuteremo a livello europeo le inevitabili reazioni».
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