sabato 15 marzo 2014

Ucraina, scontri a Kharkiv.
Alla vigilia del referendum fissato per domani in Crimea per la scissione da Kiev e l’annessione alla Russia, la situazione nell’area resta tesa.

A Kharkiv, ex capitale ucraina, vicino al confine orientale, due persone sono state uccise ed altre cinque sono rimaste ferite. Gli incidenti si sono verificati nella notte, in scontri tra separatisti e militanti di estrema destra caratterizzati da una sparatoria e dalla presa di ostaggi da parte dei secondi. Le vittime sarebbero un filo russo e un passante. 

Secondo una prima ricostruzione, tutto è cominciato quando ieri sera i manifestanti pro Mosca si sono radunati nella centrale piazza Svoboda e sono stati presi di mira con una sparatoria partita da una vettura in corsa.

Auto poi rintracciata vicino ad un edificio che ospita generalmente un gruppo radicale di destra. I filo russi, armati di bastoni, hanno tentato di entrare ma gli occupanti, circa una trentina, hanno risposto aprendo il fuoco e prendendo alcuni ostaggi. Dopo una lunga trattativa notturna, il rilascio dei prigionieri, la resa e gli arresti.


Intanto almeno 50.000 persone si sono radunate nel centro di Mosca oggi per protestare contro l’intervento militare nel paese dell’ex blocco sovietico: sventolando bandiere e urlando slogan sia in ucraino che in russo, i manifestanti hanno invitato il presidente Vladimir Putin a ritirare le truppe e fare un passo indietro da un confronto in pieno stile Guerra Fredda. I dimostranti portavano striscioni con scritto: ’’Putin, esci dall’Ucraina’’ o ’’L’Ucraina e’ uno stato sovrano’’.

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