giovedì 27 febbraio 2014

Ucraina, filorussi occupano parlamento in Crimea. Kiev a Putin: "Se muovete truppe, reagiremo"



Sale la tensione a Sinferopoli e nella regione, messe in allerta le forze di polizia. Il ministro degli Esteri russo attacca: "Risponderemo in maniera decisa alla violazione dei diritti umani sui nostri compatrioti". Convocato l'incaricato d'affari di Mosca. Yanukovich ottiene la protezione in Russia: "Sono ancora io il presidente legittimo". L'Ue e la Nato invitano alla calma: "Sia rispettata l'integrità territoriale". Yatseniuk nominato premier dal Parlamento: "Sotto il regime spariti 70 miliardi di dollari"

MOSCA - Cresce la tensione nell'Ucraina orientale. Dopo le manifestazioni filorusse dei giorni scorsi, oggi un gruppo di uomini armati e in tuta mimetica ha assalito i palazzi del parlamento e del governo locali a Sinferopoli, capitale della Crimea, mentre centinaia di cittadini erigevano barricate davanti ai due edifici. Alcune decine di persone armate hanno fatto irruzione sparando contro i vetri dell'ingresso. Poi hanno tolto dal pennone la bandiera ucraina e hanno issato il tricolore russo, che sventola insieme a quella della repubblica di Crimea. Il blitz è stato confermato anche dall'agenzia di stampa del parlamento. La polizia non è intervenuta e nessuno è rimasto ferito nell'irruzione.

Il ministro dell'interno ad interim, Arsen Avakov, ha messo in allerta le forze di polizia, comprese quelle speciali, mentre da Kiev arrivano minacce nei confronti della Russia, per l'esercitazione ordinata da Putin nella zona al confine con l'Ucraina: "Qualsiasi movimento dei militari della flotta russa del Mar Nero in Crimea, fuori delle zone prestabilite dagli accordi bilaterali, sarà valutato come aggressione" contro l'Ucraina, ha detto Aleksandr Turchynov, presidente ucraino ad interim. Oggi ci sarà un incontro tra il ministro degli Esteri di Kiev con l'incaricato d'affari russo in Ucraina per chiedere a Mosca il rispetto dell'integrità territoriale.

Le minacce russe. La Russia "risponderà in una maniera decisa e senza compromessi a violazioni dei diritti di compatrioti da parte di Stati esteri" ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, Sergei Lavrov in riferimento alla situazione nella penisola di Crimea. Lavrov ha espresso preoccupazione per le "gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina, la violazione del diritto di usare la lingua madre, la discriminazione etnica e culturale, e gli attacchi e atti vandalici a oggetti di interesse storico e all'eredità culturale e religiosa". 

Le reazioni all'escalation. La Nato e l'Ue hanno consigliato alla Russia di astenersi da qualsiasi azione che possa portare a un'escalation della tensione o a equivoci. Il capo dell'Alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, si è detto "preoccupato per gli sviluppi in Crimea e invita Mosca "alla massima prudenza per rispettare l'integrità territoriale di Kiev".

Lo stesso appello viene ribadito dal portavoce della Commissione Ue: "L'Ue mantiene lo stesso messaggio chiaro degli altri giorni, tutte le parti e gli attori devono continuare a lavorare per rispettare l'integrità territoriale, lo stiamo ripetendo da tempo ormai". Anche il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha messo in guardia oggi dall'evolversi della situazione in Crimea, dopo il blitz del gruppo di filorussi: "È un gioco molto pericoloso che potrebbe far scaturire un conflitto regionale".


Le parole di Yanukovich. Intanto il presidente deposto, Viktor Yanukovich, ha chiesto (e ottenuto) dalla Russia la garanzia per la sua sicurezza personale dagli "attacchi degli estremisti", dichiarando di essere lui il presidente "legittimo" dell'Ucraina. Mosca ha assicurato all'ex capo di Stato "la sicurezza personale su tutto il territorio della Federazione russa". Yanukovich prende le parti dei filorussi in Crimea "che non accettano il voto del potere e le azioni illegittime in corso nel Paese", e chiede che le forze armate non intervengano negli affari politici interni.

L'ex leader ha parlato alle agenzie di stampa russe, che non precisano dove si trovi al momento, anche se l'ipotesi più accreditata è che si trovi in una casa di cura del Cremlino vicino Mosca. Lo ha riferito il sito d'informazione moscovitaRbk precisando che la casa di cura Barvikha appartiene al dipartimento che gestisce le proprietà dell'amministrazione presidenziale. La notizia è stata riferita da un facoltoso imprenditore russo ed è stata confermata da un funzionario del governo.

Parlamento nomina premier Yatseniuk.
 Il Parlamento ucraino ha confermato all'unanimità la nomina di Arseny Yatseniuk, braccio destro di Yulia Tymoshenko, come nuovo premier del governo di transizione con i voti di tutti i 371 deputati presenti (su 450 complessivi). L'ex ministro dell'Economia era già stato designato ieri sera dai manifestanti riuniti nella Maidan di Kiev per scegliere i nuovi componenti del governo. Assumendo l'incarico, il fedelissimo della Tymoshenko ha attaccato il vecchio governo del regime, accusandolo di aver sottratto 70 miliardi di dollari dalle casse dello Stato negli ultimi tre anni per trasferirli su conti all'estero. Un danno all'economia statale che costringerà il governo di transizione a prendere "decisioni estremamente impopolari" per guidare il Paese fuori dallo spettro del default. "Il nostro Paese è sull'orlo del collasso economico e politico", ha ribadito Yatseniuk, promettendo di perseguire l'integrazione europea e invitando al contempo la Russia a cooperare con il nuovo corso di Kiev.

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