venerdì 28 febbraio 2014

Nella notte occupati gli aeroporti di Simferopoli e Sebastopoli

Ucraina accusa Mosca: invasione armata in Crimea. Yanukovich in Russia. Kiev: estradizione.

Il ministero dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, accusa Mosca di "invasione armata" dopo l'occupazione nella notte, da parte di uomini in uniforme militare, degli aeroporti di Sebastopoli e Simferopoli in Crimea. Appello del Parlamento ucraino alla Russia di rispettare la sovranità territoriale. La procura di Kiev pronta a chiedere l'estradizione di Yanukovich. La Svizzera apre un'inchiesta per riciclaggio nei confronti del presidente deposto.


Dopo le sedi del Parlamento e del governo, decine di uomini in uniforme hanno occupato gli aeroporti. Nella repubblica autonoma di Crimea, penisola meridionale dell'Ucraina a maggioranza russa e che ospita la flotta di Mosca sul Mar Nero, continua l'escalation di violenze e di luoghi conquistati. Un'altra ribellione. L'altra ribellione. Di un'Ucraina divisa tra chi crede nell'Europa e tra chi preferisce appoggiare la Russia. E questo è proprio il caso della Crimea, ceduta da Krushchev nel 1954 all'Ucraina. Simferopoli non riconosce infatti la rivoluzione di Kiev, quella capitale che si è ribellata a Viktor Yanukovich, ora latitante e che ieri è tornato a parlare rivendicando di essere ancora lui il presidente. Lui, che ha chiesto la protezione di Mosca. Protezione, peraltro, subito concessagli. E proprio dalla Russia, dove è giunto nella notte scortato da diversi caccia bombardieri, alle 14 terrà una conferenza stampa. L'ex 'uomo forte di Kiev' - riferisce il portale d'informazione DonInformBuro.ru - si troverebbe a Rostov sul Don, a circa 1000 Km a sud di Mosca. E Kiev è pronta a chiederà l'estradizione del presidente deposto, ricercato per omicidio di massa, se sarà confermata la sua presenza in Russia. Lo si legge nel sito della procura.

Dopo una mattinata di occupazione gli aeroporti sono tornati sotto il controllo delle autorità ucraine, ha fatto sapere il direttore del Consiglio di Sicurezza ucraino, Andrii Parubii. I filorussi però rimangono negli scali dove hanno formato dei posti di blocco.

Il Parlamento ucraino alla Russia: rispettate la sovranità territoriale
Questa notte gli aeroporti di Simferopoli, capitale della Crimea, e di Sebastopoli sono stati occupati e posti sotto controllo da uomini in uniforme militare. Inizialmente si parlava di militanti filo russi a Simferopoli, e di uomini in divisa militare dell'esercito russo all'aeroporto di Sebastopoli. Ipotesi, quest'ultima, subito smentita dal portavoce della flotta russa sul Mar Nero. 

Svizzera apre un'inchiesta su  Yanukovich per riciclaggio
La procura di Ginevra ha aperto un'inchiesta per presunto riciclaggio di denaro sporco nei confronti dell'ex presidente ucraino Viktor Yanukovich e del figlio Alexander. Intanto il governo svizzero ha annunciato il congelamento dei beni di 20 esponenti ucraini, tra cui Yanukovich, suo figlio e alcuni ex ministri. Stessa linea e' stata adottata stamane dall'Austria, su richiesta di Kiev.

 L'ira ucraina: è invasione.
Appello al Consiglio di Sicurezza dell'Onu Immediata la presa di posizione del ministro dell'Interno di Kiev, Arsen Avakov, che in un un post su Facebook accusa Mosca: "Considero l'azione come un'invasione armata e un'occupazione". Il Parlamento ucraino si è subito rivolto alla Russia chiedendo il rispetto della sovranità territoriale. Poi agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna e, infine, al Consiglio di sicurezza dell'Onu per valutare la situazione di crisi nel Paese. E la Procura ha spiccato mandati d'arresto a carico di 10 esponenti del passato governo di Yanukovich con l'accusa di concorso in strage.

Il blitz a Simferopoli
Il primo blitz allo scalo di Simferopoli, nella notte: decine di uomini in uniforme militare, hanno iniziato il pattugliamento dello scalo. Pattugliamento che, anche dopo varie smentite, sembrerebbe ancora in corso. Con loro, anche una dozzina di civili simpatizzanti russi di tutte le età. Persone che dicono di 'essere lì per mantenere l'ordine'. "Siamo tutti dei volontari, siamo qui per impedire l'atterraggio di fascisti o radicali provenienti dall'ovest dell'Ucraina", ha detto un loro portavoce improvvisato, che si presenta come ex ufficiale di polizia. "Se verranno i banditi nazionalisti, ci batteremo con loro - dice Vadim, giovane ingegnere -. Troveremo le armi se ce ne sarà bisogno". 

Il presidio dello scalo di Sebastopoli
Il secondo 'blitz' sempre notturno all'aeroporto di Belbek, vicino Sebastopoli: alcuni uomini in uniforme militare appoggiati da mezzi blindati sono sopraggiunti a presidiare il perimetro dello scalo. Testimoni oculari hanno dal canto loro manifestato sostegno ai membri del commando, dicendosi "volontari" della sedicente "Milizia Popolare di Crimea". 

 Prelievi, imposto il limite di 1100 euro al giorno
La Banca centrale ucraina ha, intanto, annunciato di aver imposto un limite ai prelievi bancari di 15 mila grivnie (pari a 1.095 euro) al giorno. La valuta ucraina dall'inizio dell'anno ha perso il 20% del proprio valore a causa della grave crisi politica che ha investito il Paese.

Yatsenyuk nuovo premier
Ieri a Kiev, la capitale della rivoluzione, la Rada ha votato Arseny Yatsenyuk a capo del nuovo governo. Si tratta di una personalità dello stesso partito di Yulia Tymoshenko, ormai intenzionata a candidarsi alle presidenziali. L'ex ministro dell'Economia era già stato designato dai manifestanti riuniti in piazza Indipendenza e si è impegnato a non candidarsi alle prossime presidenziali. Intanto, il presidente ucraino ad interim ha rimosso il capo delle Forze armate Yuriy Ilyin.

Il blitz alla sede del Parlamento crimeo

 Ieri mattina una trentina di uomini armati filo russi hanno compiuto un blitz nelle sedi del Parlamento e del governo della Repubblica autonoma di Crimea, a Sinferopoli. Il ministro dell'Interno ad interim Avakov di Kiev ha subito messo in stato di allerta polizia e forze di sicurezza ucraine. Nel pomeriggio, una trentina di miliziani filorussi armati ha licenziato il governo autonomo della Repubblica e fissato per il 25 maggio un referendum per ottenere più autonomia da Kiev. 

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